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sabato 9 luglio 2011

L'avocado... da sposare!!


Buongiorno a tutti! Oggi, vorrei parlarvi di un alimento molto particolare e caro ai veg: l'avocado. Chi di voi già lo utilizza saprà che è un elemento molto importante nella nostra dieta, poichè contiene una innumerevole serie di virtù e proprietà. Ma andiamo con ordine: che cos'è l'avocado? "L'avocado è l'unico alimento che si classifica contemporaneamente come frutto, vegetale e grasso" (da Proprietà e virtù dell'avocado, www.alimentazione-salute.it). Originario del Guatemala e scoperto durante le prime esplorazioni spagnole, era consumato abitualmente dai Maya e dagli Aztechi nella loro alimentazione quotidiana. Ancora oggi ne possiamo apprezzare le virtù, in primis la ricchezza di grassi insaturi e Omega-3 (i cosiddetti "grassi buoni": donne, esultate!!). Questi grassi servono principalmente ad aiutare il nostro corpo a limitare il colesterolo cattivo e a produrre quello buono (grassi buoni, colesterolo buono... ma qui è una pacchia!): di conseguenza, l'assunzione regolare di avocado contribuisce ridurre il rischio di malattie cardiovascolari (maschietti, prestate attenzione!). Gli effetti positivi di questo "frutto" non si limitano soltanto a questo. No no, il nostro Mr avocado vuole fare di più e ci fornisce i preziosissimi antiossidanti (in particolare, la Vitamina A e la Vitamina E) che liberano le nostre cellule dei maledettissimi radicali liberi e aiutano anche la nostra pelle a mantenere elasticità e tono (questa funzione "anti-aging" ci piace assai assai!). Infine, dal momento che ha fatto 30, il nostro Mr Avocado vuole fare 31 con il suo sapore pieno e gustoso: è ottimo per arricchire delle insalatone estive, come sostituto delle olive e dell'olio, come ingrediente per sfiziosi spiedini vegani e salse fatte in casa, e così via. Alt, prima che tutte le donne in ascolto si fiondino ad acquistarlo, lacerandosi le vesti dalla gioia, dobbiamo toccare il tasto dolente: le calorie (e non guardatemi male). Ebbene sì, non è tutto oro quello che luccica e il nostro Mr Avocado è piuttosto calorico: apporta circa 230 calorie per etto (circa, perchè sono dati indicativi: non cominciate ad ammalarvi con la fissa del conteggio, conosco bene i miei polli!). Beh, mica male, eh? Consideriamo però che le sue preziosissime virtù lo rendono un alimento assolutamente perfetto per la dieta vegana e per una qualsiasi dieta ben bilanciata: ci basterà quindi consumarlo in dosi intelligenti (che senso avrebbe abbuffarci e perderne così i benefici?). Diciamo che l'ideale sarebbe, a mio parere, scegliere un frutto non troppo grande e suddividerlo in quattro spicchi da consumare uno alla volta, magari in una bella insalata di pomodoro, carote, cipolla di tropea e lattuga con un pochino di aceto balsamico bio. Benissimo, ora possiamo correre (che ci fa anche bene) a comprare questo magico frutto-vegetale-grasso e sbizzarrirci nelle ricette. Class dismissed, andate in pace!
S
(Ringrazio www.alimentazione-salute.it per le informazioni )

Ma... Quando si mangia?!


Sì, ok, vanno benissimo i post filosofico-reazionari, però... Quando si mangia in questo blog? Vi accontento subito (anche perchè la sottoscritta è una buona forchetta, e che forchetta!). Dal momento che mi piace molto pensare con la mia testa e sperimentare, vi lascio con una ricetta molto basic ma adatta a questa stagione molto easy (tradotto in termini meno frivoli: ricetta a prova di impedito per l'unica stagione in cui fornello=sofferenza fisica immane). Signore e Signori Veg (e non, si può sempre cambiare idea!), ecco a voi "5 cereali alla meditarrenea"!!!

Ingredienti per una persona:
  • 70 g di 5 cereali bio
  • Olive nere a volontà
  • Pomodorini freschi bio
  • 1 Scalogno (lo preferisco all'aglio ma potete tranquillamente variare)
  • Basilico fresco a volontà (oppure, se volete un sapore più fresco, osate con l'origano)
  • Capperi bio a volontà
  • Lievito in scaglie (per chi inorridisce al pensiero, parlerò presto di questo incomprensibile prodotto vegano)
  • Sale q.b.
  • 2 cucchiai di olio extra vergine bio
Procedura (difficilissima):
Portate ad ebollizione l'acqua (abbondante) e versate i 5 cereali (solitamente cuociono in una ventina di minuti, ma dipende dalla qualità del prodotto e dal vostro gusto). Lavate i pomodorini e il basilico. Tagliate a fettine sottili lo scalogno (a me piace che veda fisicamente, ma potete sempre tritarlo) e disponetelo in una padella antiaderente con un cucchiaio di olio. Fate ammorbidire (NON rosolare), unite i pomodorini tagliati a metà e un pizzico di sale. Lasciate sul fuoco per non più di cinque minuti, spegnete e aggiungete il basilico spezzettato senza coltello (così non si annerirà). Prendete le olive e, se sono denocciolate, tagliuzzatele grossolanamente e versatele nella padella con il resto del sugo e i capperi. Una volta cotti i 5 cereali, scolateli e unite il tutto. Saltate qualche secondo in padella (non voi, il risotto!), spegnete e... Beh, che aspettate? Impiattate e gustatevi il frutto del vostro sacrificio!
Buona cena e buon weekend, cari i miei veg-amicici!


S.

A cosa serve la gallina?

Vorrei iniziare questo blog con una variazione della classica domanda sull'uovo: la gallina, a cosa serve? Sì perchè, se anche arrivassimo a capire chi è venuto prima (io tifo per l'uovo, adoro i pulcini), forse la vera domanda che dobbiamo porci in quest'epoca di consumismo è proprio questa.
Vi è mai capitato di fare un po' più caso agli spot pubblicitari sul cibo? Di guardarli con occhio critico? Probabilmente no, dal momento che spesso neanche prestiamo loro attenzione. Ebbene, se fate attenzione noterete che in molti spot sono presenti sia gli animali vivi sia il prodotto da essi derivato. Cioè, i loro cadaveri. Perchè di questo si tratta. Cadaveri alterati con aromi e sostanze dal gusto accattivante, certo. Ma pur sempre cadaveri. A parte l'inquietante e insensibile accostamento tra il vivo e il morto, non pensate che ci sia un aspettato ancora più grave? Parlo dell'assuefazione al consumismo. Senza troppe retoriche, sono convinta che l'uomo ormai guardi al mondo con freddi occhi calcolatori. Questa visione utilitaristica del nostro pianeta ci ha portati allo stato in cui siamo ora. Cioè, un gran disastro. Secondo voi, i continui mutamenti climatici (dalle temperature sopra la media in inverno ai tornado) a cosa sono dovuti? Ovviamente, non è mia intenzione di divagare in argomenti sui quali, lo ammetto, non sono preparatissima. Resta il fatto che gli spot pubblicitari sono lo specchio di ciò che non soltanto pensiamo ma, soprattutto, di ciò che dovremmo pensare. Pensiamo a quanto la televisione influenzi i nostri bambini. Pensiamo ad un bambino che passa almeno un paio d'ore davanti a un televisore. Pensiamo, infine, a quanta pubblicità passa e con quale ritmo. Ok, ora rabbrividiamo tutti insieme. Noi adulti (a parte qualche triste eccezione) siamo in grado di discernere, di usare il nostro occhio critico rispetto a questi contenuti. Per un bambino, invece, risulteranno dei messaggi da recepire e nient'altro. Volenti o nolenti. E si abitueranno, quasi inconsapevolmente, a concepire l'esistenza di una gallina o di una mucca o di un cane come strumenti al nostro servizio. La gallina? Mi dà le uova. La mucca? Mi dà il latte. Il cane? Mi riporta il frisbee. E' davvero inquietante. So che alcuni di voi storceranno un po' il naso riguardo al cane, in fondo a tutti noi piace averne uno. E non c'è nulla di male in questo! Tuttavia, vi invito anche in questo caso a ragionare in modo critico: il cane, infatti, altro non è che un lupo addomesticato moltissimi anni fa dall'uomo. La sua natura collaborativa, quindi, non è originale: è stata plasmata dall'essere umano per uno scopo. E, sebbene tutti i proprietari di un cane (la sottoscritta in primis) provino una gioia immensa quando quest'ultimo riporta loro una pallina (scene di isteria da groupie anni '70 al parco), non dobbiamo dimenticare che si tratta di un animale che è stato asservito alla nostra volontà. Il nucleo di tutto questo discorso ridiede proprio in questo gap tra ciò che è veramente naturale e ciò che viene proposto come tale ma non lo è. Pensiamoci bene: a chiunque viene spontaneo associare la gallina all'uovo e l'uovo alla frittata, la mucca al latte e il latte al cappuccino, il cane al comando e il comando al "cuccia". Sebbene in alcuni casi non ci siano risvolti del tutto negativi (in fondo, mi direte voi, un cane è più felice in una casa con una famiglia piuttosto che randagio), in altri le conseguenze sono davvero tremende. Soprattutto per gli animali. Dimenticandoci, per così dire, di considerarli come esseri viventi con una propria identità, perdiamo il contatto con la nostra stessa Madre Terra (e ci sarà un motivo se la Terra e la Patria sono "madri", no?). E ci abituiamo alla pericolosa convinzione che tutto ciò che è altro da noi, ci serve. E si deve piegare al nostro volere e al nostro comando, perchè noi dobbiamo ricavarci qualcosa. Ebbene, fino ad oggi forse ci è andata bene. Forse abbiamo tutto sommato ricostruito città distrutte dalle alluvioni e inventato materiali resistenti ai terremoti. Ma fino a quando potremo resistere? Per quanto tempo ancora resteremo nella nostra cieca e insensibile convinzione di superiorità? Il giorno in cui un bambino saprà definirmi una gallina come essere vivente, e non come animale che fa le uova, avremo fatto un enorme passo avanti. Speriamo solo non sarà troppo tardi.
S.